Premessa
Questo progetto è cominciato in sordina per dare semplicemente delle risposte a persone che terminato il loro percorso educativo e/o terapeutico ci chiedevano un supporto per riprendere un cammino di reinserimento nella città di Foggia.
Tanti delle persone accolte nei nostri servizi di accoglienza gestiti in proprio o con l’Ass. Comunità sulla Strada di Emmaus, nostro socio ( comunità per minori, centro di accoglienza richiedenti asilo politico, comunità educativa terapeutica,…) sono stranieri o anche giovani che vengono da piccoli centri della provincia. I primi non hanno nuclei familiari di appoggio in Italia, gli altri con le loro storie di tossicodipendenza hanno bruciato le possibilità di rientrare nei loro paesi di origine e cercano di creare un proprio futuro nella città di Foggia.
Gli spazi
Facendo una ricognizione degli ambienti nelle masserie in agro di Foggia già ristrutturati negli ultimi anni sono emerse le seguenti disponibilità:
Nella Masseria “ Azienda agricola” Loc. torre Guiducci vi sono:
Nella Masseria Domenico Siniscalco in Via Manfredonia km. 3,3 ( detta dell’anello, oggi in convenzione con la coop. Emmaus per ospitare il mercatino dell’usato) c’è:
Nella Masseria Antonia De Vargas in Via Manfredonia km. 2,1, oggi autorizzata come Casa famiglia con annessi spazi formativi
Nella Masseria Anna Ceci in Via Manfredonia km. 2,3, in fase di autorizzazione al funzionamento come gruppo appartamento per minori e casa per le donne sole con bambini a seguito vi sono:
Quasi tutti questi ambienti sono forniti di contatori di sottrazione.
Obiettivo del progetto
Offrire ospitalità temporanea in modo che gli stessi ospiti si attivino a cercare una propria abitazione e completare il loro percorso di reinserimento. Ci potranno essere diverse soluzioni fra le quali come esempio
Tempi di accoglienza
Da qualche mese e fino a 18 mesi al massimo
Potrà comunque valutarsi di caso in caso.
Tempi diversi si potranno prevedere per coloro che oggi si propongono come animatori e coordinatori delle varie sedi, o comunque si propongono come volontari della stessa fondazione per precisi progetti sociali da concordare insieme al referente delle attività sociali e con la presidenza.
Impegni dell’ospite
Gli ospiti si impegnano a:
Riferimento
Avrà come punto di riferimento della Fondazione il responsabile delle attività sociali della stessa Don Vito Cecere e a lui farà riferimento per eventuali problemi che dovessero presentansi. Per quanto attiene invece ai consumi si farà riferimento al segretario della Fondazione Antonello Tota.
Modalità di intervento
Chi è interessato invia una domanda alla Fondazione specificando anche il tempo presunto di accoglienza. Quando questa richiesta viene sottoscritta insieme agli operatori di accoglienza di riferimento della comunità di provenienza che seguiranno l’aspetto educativo e terapeutico della persona in carico;
se questa viene accolta si stipula un protocollo di intesa tra le parti, ospite e fondazione. Trattasi di ospitalità e non di affitto immobile per cui non sarà permesso chiedere residenza presso queste strutture.
Qualora la Fondazione rilevasse il non rispetto delle condizioni del presente protocollo potrà chiedere immediatamente il rilascio del’alloggio con un preavviso di 10 giorni.